Se da una parte la legge attribuisce a ciascuno il diritto di disporre del proprio patrimonio mediante testamento, dall'altra si preoccupa di tutelare anche la posizione dei congiunti che assumono la qualità di eredi alla morte del testatore.
In che modo la legge garantisce i diritti dei congiunti?
Precisamente, ponendo un limite alla libertà di disporre dei propri beni mediante testamento: perciò nella successione testamentaria una parte del patrimonio deve essere necessariamente riservata a determinati soggetti, anche se ciò è contrario alla volontà manifestata dal testatore. In conclusione: ciascuno può disporre delle proprie sostanze mediante testamento, ma ciò deve avvenire entro la quota disponibile: non può essere lesa invece la cosiddetta quota di riserva, che spetta di diritto ai legittimari.
Qualora il testamento leda i diritti di questi ultimi, potrà allora essere impugnato.